Un gruppo abbastanza numeroso di verbi appartenenti alla 1a coniugazione è caratterizzato dal fatto che il tema del presente termina in vocale. Ciò determina delle conseguenze nella coniugazione dei tempi derivati dal presente (cioè del presente stesso e dell'imperfetto). Ricorda infatti che tutte le desinenze di questi due tempi iniziano in vocale. Lo puoi facilmente constatare nella pagina dedicata alla coniugazione di λύω (=io sciolgo) attivando l'opzione Mostra trattino. Ricorderai che nella storia della lingua greca l'accostamento di due vocali (o di vocale e dittongo) che spesso si verifica nella flessione tende a ridursi, nella pronuncia e nella scrittura, sulla base delle regole esposte nella pagina dedicata alla contrazione.
Tieni presente che le vocali ι e υ seguite da vocale rimangono invariate e non determinano contrazione. Ricorda inoltre che i temi del presente della prima coniugazione non terminano mai in η e ω. Di conseguenza i verbi interessati a questo discorso sono quelli il cui tema del presente termina in α, ε oppure ο.
Le normali regole della contrazione si applicano in tutti i casi, escluse le seguenti eccezioni:
Sul piano pratico accade che alcune forme contratte, pur derivando da forme non contratte differenti, risultino identiche e possano quindi assumere valenze morfologiche diverse e identificabili solo in base al contesto. Per es. le prime 3 persone singolari del presente dei verbi in -άω e in -όω, sia nell'attivo che nel medio-passivo, sono identiche nell'indicativo e nel congiuntivo.
Tieni presente che il fenomeno della contrazione si verificò gradualmente nella storia della lingua greca. È questo il motivo per cui nei testi omerici e, di conseguenza, nei testi poetici, spesso si incontrano forme non contratte. Cfr. per esempio il v. 627 del libro V dell'Iliade:
Ὣς οἳ μὲν πονέοντο κατὰ κρατερὴν ὑσμίνην
Così quelli si affaticavano nella violenta battaglia
D'altra parte anche nel dialetto ionico di Erodoto la contrazione è assente oppure ha dato luogo a esiti diversi rispetto all'attico. Cfr. per es. Storie I, 1:
. . . τοῦτον τὸν χῶρον τὸν καὶ νῦν οἰκέουσι . . .
. . . questo luogo che anche ora abitano . . .
Infine una precisazione opportuna: nei dizionari e nelle grammatiche il lemma dei verbi contratti è sempre costituito dalla 1a persona singolare del presente indicativo nella forma non contratta (es. τιμάω, φιλέω, δηλόω). Questo ha lo scopo di mettere lo studente nella possibilità di prevedere, sulla base della vocale tematica, l'insieme delle varie desinenze che la forma verbale potrà assumere nel corso della coniugazione. Ma ricorda che gli autori attici utilizzano la forma contratta anche nella 1a persona singolare del presente indicativo (es. τιμῶ, φιλῶ, δηλῶ).
Ecco un prospetto interattivo dei più comuni verbi contratti con il loro significato.
Verbi in -άω
Verbi in -έω
Verbi in -όω |
Forma
Contratta
Non contratta |
Ordinamento
Greco > Italiano
Italiano > Greco |