Consonanti mobili

Uno dei sistemi più frequenti che la lingua greca mette in atto allo scopo di evitare lo iato è costituito dall'aggiunta di una consonante alla fine della prima parola. Tale consonante è chiamata mobile appunto perché presente solo nel caso in cui la parola successiva inizi in vocale. Tra queste consonanti la più frequente è la ν, detta per questo motivo efelcistica (da ἐφελκύω, aggiungo, accosto) o eufonica.

Ecco di seguito un prospetto in cui vengono presentate le consonanti mobili e le situazioni in cui esse vengono aggiunte:

Consonante Situazione o parola specifica Esempio Traduzione
ν
Dativi plurali della 3a decl. in -σι -ψι -ξι
πόλεσιν
alle città
κλωψίν
ai ladri
γυναιξὶν
alle donne
Forme verbali in -σι
λύουσιν
essi sciolgono
λύσουσιν
essi scioglieranno
τίθησιν
egli colloca
εἰσίν
essi sono
Forme verbali in
ἔλυεν
egli scioglieva
ἔλυσεν
egli sciolse
Suffisso di moto da luogo -θε
οἴκοθεν
da casa
ἐστίν - pres. indic. 3a pers. sing. di εἰμί
-
egli è
εἴκοσιν
-
venti (num.)
παντάπασιν
-
del tutto
πέρυσιν
-
l'anno scorso
ς
οὕτως
-
così, in questo modo
ἄχρις
-
fino a
μέχρις
-
fino a
κ
οὐκ - la negazione οὐ davanti a vocale con spirito dolce
οὐκ ἔλασσον
non meno
χ
οὐχ - la negazione οὐ davanti a vocale con spirito aspro
οὐχ οὕτως
non così

Ricorda infine che la preposizione di moto da luogo ἐξ, da, mantiene la sua forma originaria davanti a vocale, mentre si presenta come ἐκ davanti a consonante.