Alla terza declinazione, detta anche atematica per l'assenza di una vocale tematica, appartengono numerossimi sostantivi maschili, femminili e neutri. Rispetto alla prima e alla seconda declinazione, la terza si distingue per le seguenti caratteristiche:
- il nominativo singolare, analogamente a quanto accade nella terza declinazione latina, presenta una serie di situazioni molto differenziata a seconda del gruppo di appartenenza del singolo sostantivo; in generale da questo punto di vista potremo individuare i seguenti comportamenti:
- i sostantivi che presentano nominativo singolare sigmatico, caratterizzato cioè dalla desinenza sigma (-ς); dato che il tema di molti di questi sostantivi termina in consonante, l'incontro tra tema e desinenza determina nominativo singolare in ξ (temi in gutturale κ γ χ), o in ψ (temi in labiale π β φ); vedi a questo proposito la pagina dedicata ai fenomeni consonantici riguardanti le consonanti mute; i sostantivi con nominativo singolare sigmatico sono tutti maschili o femminili;
- in alcuni casi la sigma del nominativo singolare manca ed è compensata dall'allungamento di compenso dell'ultima vocale del tema; questi sostantivi, sempre maschili o femminili, sono chiamati impropriamente asigmatici;
- tutti i sostantivi neutri sono privi di una desinenza propria per il nominativo singolare e pertanto possono essere definiti propriamente asigmatici; il nominativo singolare sarà costituito dal semplice tema; nel caso in cui il tema termini in consonante muta, la consonante finale cade al nominativo singolare; es. *σωματ > σῶμα, corpo;
- la desinenza del genitivo singolare è -ος, esclusi alcuni casi in cui la vocale ο subisce modificazioni secondarie, come apparirà dal prospetto dei diversi gruppi di sostantivi della 3a declinazione;
- per quanto riguarda l'accento, esso tende a riproporsi in tutti i casi nella forma e posizione del nominativo singolare, compatibilmente con le regole dell'accento; va però osservato quanto segue:
- nei sostantivi caratterizzati da nominativo singolare monosillabico l'accento cade sulla desinenza nei casi indiretti, ed è acuto se la desinenza è breve, circonflesso se invece è lunga; es. ὁ γύψ, il gufo: genitivo singolare γυπός, genitivo plurale γυπῶν; alcuni sostantivi monosillabici si scostano però da questo comportamento:
- nei monosillabi risultanti da contrazione e pertanto solo apparentemente monosillabi l'accento non si sposta sulla desinenza; es. τὸ κῆρ (< κέαρ) il cuore, avrà genitivo singolare κῆρος;
- i participi mantengono l'accento nel tema; es. ὤν, ὄντος, participio presente di εἰμί, io sono;
- l'aggettivo πᾶς, πᾶσα, πᾶν, tutto, nel genitivo e dativo plurale ha rispettivamente πάντων e πᾶσι;
- il pronome interrogativo τίς, chi?
- i sostantivi seguenti, che restano parossitoni nei casi obliqui del duale e nel genitivo plurale:
Sostantivo |
Traduzione |
Sostantivo |
Traduzione |
δᾴς, δᾳδός, ἡ |
fiaccola |
παῖς, παιδός, ὁ |
bambino |
δμώς, δμωός, ὁ |
servo |
Τρώς, Τρωός, ὁ |
Troiano |
θώς, θωός, ὁ |
sciacallo |
φῴς, φῳδός, ἡ |
scottatura |
οὖς, ὠτός, τό |
orecchio |
φῶς, φωτός, τό |
luce |
Ecco un prospetto schematico delle desinenze della terza declinazione. Alcune differenze dovute a contrazione o esiti di incontri tra consonanti nell'accostamento tra tema e desinenza saranno evidenziate nella trattazione dei singoli gruppi di sostantivi.
Desinenze della terza declinazione
Numero |
Caso |
Maschili e femminili |
Neutri |
Singolare |
Nominativo |
-ς oppure allungamento della vocale finale del tema |
nessuna desinenza |
Genitivo |
-ος |
-ος |
Dativo |
-ῐ |
-ῐ |
Accusativo |
-ᾰ/-ν |
nessuna desinenza |
Vocativo |
come il nominativo singolare |
nessuna desinenza |
Plurale |
Nominativo |
-ες |
-ᾰ |
Genitivo |
-ων |
-ων |
Dativo |
-σῐ(ν) |
-σῐ(ν) |
Accusativo |
-ᾰς |
-ᾰ |
Vocativo |
-ες |
-ᾰ |
Duale |
Nom.-Acc.-Voc. |
-ε |
-ε |
Genitivo-Dativo |
-οιν |
-οιν |
Per iniziare lo studio della 3a declinazione passa alla pagina contenente il prospetto dei diversi tipi di sostantivi.