Oltre ai fenomeni vocalici già descritti, nella formazione delle parole e nella flessione di sostantivi, aggettivi e verbi si possono verificare a carico delle vocali alcuni altri fenomeni fonetici.
- Abbreviamento: una vocale originariamente lunga può diventare breve, in particolare nei casi seguenti:
- quando una vocale è seguita da altra vocale di timbro scuro (abbreviamento in iato);
esempi:
βασιλήων >βασιλέων, dei re;
ληός >λεώς, popolo; in questo caso si verifica anche la metatesi quantitativa;
- quando la vocale lunga è seguita da Ϝ, λ, μ, ν, ρ e da altra consonante (legge di Osthoff);
esempio: *γνωντες >γνόντες, conoscendo;
la legge di Osthoff non si verifica alla 3a persona plurale del congiuntivo medio:
esempio: la formaλύωνται, che siano sciolti, non si trasforma inλύονται per mantenere la distinzione rispetto alla 3a pers. plur. dell'indicativo medio;
- quando la vocale lunga costituisce il primo elemento di un dittongo seguito da consonante:
esempio *λυθηιμεν >λυθεῖμεν, saremmo stati sciolti.
- Metatesi quantitativa: dal gr.μετάθεσις, trasposizione; scambio di durata tra due vocali contigue, conseguente al verificarsi dell'abbreviamento in iato; interessa i seguenti gruppi vocalici:
- ηᾰ >εᾱ; es. βασιλῆα >βασιλέα, re;
- ηο >εω; es. νηός >νεώς, della nave.
-
Sinizesi: dal gr.
συνίζησις,
accostamento; fenomeno dovuto a
esigenze metriche e riguardante quindi la poesia. Si verifica quando due vocali contigue, la prima delle quali è di solito breve, vengono considerate come un'unica vocale lunga nonostante non costituiscano dittongo;
esempio: πόλεων, delle città, per esigenze metriche potrebbe essere interpretata come ˘ ˉ anziché come ˘ ˘ ˉ; in questo caso si parlerebbe di sinizesi.
- Sincope: daσυγκοπή, taglio. Piuttosto rara in prosa in quanto dovuta quasi sempre ad esigenze metriche, consiste nella caduta di una vocale all'interno di parola. Spesso la caduta della vocale determina come conseguenza delle modifiche nelle consonanti che si vengono ad accostare.
esempio: κατέλιπον, io lasciai, per sincope diventa*κάτλιπον che a sua volta, per assimilazione regressiva, diventa κάλλιπον.
- Apocope: da ἀποκοπή, taglio, troncamento. Si tratta sempre di un fenomeno frequente in poesia e dovuto a esigenze metriche, mentre è del tutto assente nella prosa. Consiste nella caduta di vocale breve finale di una parola costituita quasi sempre da preposizione.
esempio: κατά > κάτ; παρά >πάρ.
- Prótesi: daπροτίθημι, metto avanti. Si tratta dell'aggiunta di una vocale breve (ᾰ, ε oppure ο), detta vocale protetica, all'inizio di alcune parole che cominciano in λ, ρ, μ, ν, Ϝ. Fenomeno non dovuto alla flessione verbale o nominale, ma verificatosi nel passaggio dall'indoeuropeo al greco, come si può constatare nel confronto tra alcune parole greche e la corrispondente parola latina. Ecco qualche esempio nel seguente prospetto:
Greco |
Latino |
Traduzione |
ἐ-ρυθρός |
ruber |
rosso |
ἐ-λεύθερος |
liber |
libero |
ἀ-μέλγω |
mulgeo |
mungo |
ἀ-νεψιός |
nepos |
nipote |
ἐ-Ϝικοσι > εἴκοσι |
viginti |
venti |