Fenomeni consonantici - Comportamento di jod

Per spiegare la formazione di alcune parole della lingua greca, in particolare la formazione del presente dei verbi, i linguisti hanno affermato che nella lingua greca precedente alle prime testimonianze letterarie doveva esistere un suono, chiamato jod, costituito da una semivocale del tutto simile alla i della parola latina iam. L'alfabeto greco non possiede nessun segno corrispondente, visto che il suono jod scomparve dall'uso prima che nella Grecia si diffondesse l'uso dell'alfabeto. Nello studio della fonetica sarà però inevitabile fare riferimento a questo suono, indicato convenzionalmente con il segno j, per esporre e spiegare alcuni fenomeni.

Va osservato che l'esito degli incontri di consonanti mute con la j dà luogo a risultati non identici in tutti i casi, come si può notare dal seguente prospetto.

Tipo Consonante   Esito Esempio
Velari
κ
+ j >
σσ
*φυλάκ-jω > φυλάσσ-ω, io custodisco
γ
+ j >
σσ
*τάγ-jω > τάσσ-ω, io ordino
ζ
*ἁρπάγ-jω > ἁρπάζ-ω, io rapino
χ
+ j >
σσ
*ταράχ-jω > ταράσσ-ω, io sconvolgo
Labiali
π
+ j >
πτ
*κλέπ-jω > κλέπτ-ω, io rubo
β
+ j >
πτ
*βλάβ-jω > βλάπτ-ω, io danneggio
φ
+ j >
πτ
*κρύφ-jω > κρύπτ-ω, io nascondo
Dentali
τ
+ j >
σσ
verbi e femm. agg. 2a classe
*ἐρέτ-jω > ἐρέσσ-ω, io remo
*χαριϜατjα > *χαριϜασσα, graziosa
σ
altrove
 
δ
+ j >
ζ
*ἐλπίδ-jω > ἐλπίζ-ω, io spero
θ
+ j >
σσ
verbi
 
σ
altrove
*μέθ-jος > μέσ-ος, mezzo (agg.)