Nella pagina dedicata all'analisi prosodica abbiamo osservato che tutte le sillabe chiuse, terminanti cioè in consonante, sono metricamente lunghe. Viceversa le sillabe aperte, cioè le sillabe terminanti in vocale, saranno lunghe se costituite da dittongo o da vocale lunga, brevi negli altri casi. Ai fini di una corretta analisi prosodica di un testo poetico uno degli aspetti più impegnativi è costituito proprio dall'individuazione del valore di queste vocali. Da questo punto di vista sarà facile notare che in greco, una volta tanto, le cose sono molto più semplici che in latino. Basti tener presente, come si può osservare nella pagina dedicata alla classificazione delle vocali, che in greco η e ω sono lunghe mentre ε e ο sono brevi. L'alfabeto latino purtroppo non possiede nessun carattere specifico che indichi implicitamente, oltre alla vocale, anche la sua quantità. Il che significa che tutte le vocali delle sillabe aperte (a e i o u y) possono essere lunghe o brevi a seconda dei casi.
Naturalmente, sia per il greco che per il latino, soltanto la consultazione del vocabolario potrà risolvere i dubbi riguardanti le vocali delle sillabe interne appartenenti al tema della parola. Per esempio un buon vocabolario di latino riporta il lemma hŏmo, hŏmĭnis = uomo con l'indicazione della quantità sulle vocali delle sillabe interne.
Diverso è il discorso a proposito delle desinenze. Fortunatamente, per quanto numerose, esse si ripetono spesso nei testi e ciò facilita la memorizzazione dei loro valori quantitativi in chi pratica la lettura metrica con una certa frequenza. Capita spesso che nello studio di un testo poetico l'analisi testuale e l'analisi prosodica si integrino reciprocamente. L'interpretazione del senso può aiutarci a determinare il valore quantitativo di una sillaba desinenziale altrimenti dubbia, come viceversa il valore quantitativo di una sillaba desinenziale determinato grazie all'analisi prosodica può aiutarci a classificare una desinenza. Questo capita spesso per esempio nei testi poetici latini in presenza di -a desinenziali appartenenti a sostantivi della prima declinazione o ad aggettivi della prima classe. Se l'analisi del testo mi porta a decidere che si tratta di un ablativo singolare, avrò la certezza che si tratta di una sillaba lunga. D'altra parte se l'analisi prosodica mi porta a stabilire che si tratta di sillaba lunga, sarò certo che si tratta di un ablativo singolare e non di un nominativo o vocativo singolare.