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Ecco le istruzioni per l'uso della tastiera greca. Per i segni semplici basterà digitare da tastiera i caratteri dell'alfabeto latino, secondo la corrispondenza documentata nello schema sottostante. Nel caso delle vocali politoniche alla vocale semplice si aggiungeranno i segni aggiuntivi riportati nella tabella Caratteri speciali.
Corrispondenza tra tasti e caratteri greci | |||||||||||||||||||||||||
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α | β | γ | δ | ε | ζ | η | θ | ι | κ | λ | μ | ν | ξ | ο | π | ρ | σ | ς | τ | υ | φ | χ | ψ | ω | Ϝ |
a | b | g | d | e | z | h | q | i | κ | l | m | n | c | o | p | r | s | j | t | u | f | χ | y | w | v |
Α | Β | Γ | Δ | Ε | Ζ | Η | Θ | Ι | Κ | Λ | Μ | Ν | Ξ | Ο | Π | Ρ | Σ | Τ | Υ | Φ | Χ | Ψ | Ω | Ϝ | |
A | B | G | D | E | Z | H | Q | I | K | L | M | N | C | O | P | R | S | T | U | F | X | Y | W | V | |
Caratteri speciali | Esempi Per scrivere ἀ digitare a< Per scrivere ἄ digitare a</ | ||||||||||||||||||||||||
accento acuto | accento grave | accento circonfl. | spirito dolce | spirito aspro | iota sottoscr. | dieresi | punto in alto | ||||||||||||||||||
´ | ` | ῀ | ᾿ | ῾ | ι | ¨ | · | ||||||||||||||||||
/ | \ | = | < | > | | | + | : |
Questi versi appartengono al carme LXIV di Catullo, la composizione di gran lunga più ampia del Liber (408 esametri dattilici). Le dimensioni delle altre composizioni, anche nell'ambito dei Carmina docta, sono decisamente più ridotte: 227 versi il Carme LXI, 159 il Carme LXVIII. Per avere un'idea delle proporzioni, si tenga presente che la dimensione media calcolata su tutta la raccolta è di circa 20 versi per composizione.
La particolare ampiezza del Carme LXIV si spiega con il fatto che si tratta di un epillio, genere poetico caratteristico della letteratura alessandrina. Il termine (dal greco ἐπύλλιον, diminutivo di ἔπος=poema epico) è utilizzato per indicare una composizione in esametri dattilici a soggetto mitologico della dimensione di alcune centinaia di versi. L'esempio a noi più noto di epillio nell'ambito della letteratura greca è costituito dall'Ecale di Callimaco, giuntoci purtroppo frammentario.
Caratteristica dell'epillio è la presenza di più vicende mitologiche all'interno di un'unica narrazione principale. I legami che consentono al poeta di inserire una narrazione secondaria all'interno di una vicenda che fa da cornice possono essere di vario genere. Per esempio uno dei personaggi del mito principale può diventare narratore di un altro mito. Oppure il poeta sfrutta possibili collegamenti tra diversi miti (parentele tra protagonisti, identità di collocazione geografica, ecc...) per intrecciarne la narrazione. Esempio sommo di concatenazione di molteplici vicende mitologiche sarà rappresentato dalle Metamorfosi ovidiane, il poema più ampio della letteratura romana, apparso poco più di mezzo secolo dopo la morte di Catullo. Pur nell'ambito di un diverso genere letterario, il poema mitologico, Ovidio organizzerà la struttura dell'opera utilizzando espedienti tipici dell'epillio.
La vicenda principale del Carme LXIV è costituita dalla narrazione dell'amore tra Peleo e Tetide e delle conseguenti nozze tra i due personaggi. La rievocazione della festa nuziale si sofferma in modo particolare nella descrizione del drappo che ricopre il letto destinato agli sposi. Sul drappo sono raffigurate diverse scene relative al mito di Teseo e Arianna. Anche in questo Catullo ripropone un tema tipico della poesia alessandrina: la ἔκφρασις, cioè la descrizione in versi di un'opera d'arte figurativa. In questo caso la descrizione dell'oggetto d'arte si trasforma, quasi inavvertitamente, nella narrazione della storia d'amore tra Teseo e Arianna, che diventa così il mito secondario incorniciato all'interno della vicenda principale.
Il brano qui proposto è costituito dalle drammatiche parole pronunciate da Arianna nel momento in cui scopre di essere stata abbandonata da Teseo. La scena si colloca nell'isola di Dia, che forse è da identificare con Nasso, dove la maggior parte delle fonti mitologiche collocano questo episodio del mito. Il poeta sembra quasi dimenticare il contesto narrativo, non preoccupandosi del fatto che un discorso diretto pronunciato da un personaggio raffigurato potrebbe apparire inverosimile. Ma la finzione letteraria porta Catullo a descrivere una serie di immagini figurative come una vicenda reale.
Le emozioni di Arianna che si risveglia dal sonno e si ritrova sola nell'isola deserta quando Teseo è già al largo con la sua flotta sono descritte inizialmente da Catullo in maniera introspettiva (vv. 52-131). Ciò consente al poeta di rievocare l'antefatto e di dare completezza alla narrazione mitologica: l'arrivo di Teseo a Creta, l'innamoramento di Arianna, il tradimento del padre, l'uccisione del fratello, la fuga verso Atene.
Ma dopo la rievocazione dell'antefatto Catullo fa pronunciare ad Arianna il discorso diretto che qui riportiamo. Sono 70 esametri dattilici in cui i sentimenti della donna tradita ed abbandonata si esprimono in tutta la loro intensità e drammaticità, alternandosi in una vasta gamma di atteggiamenti che vanno dallo sdegno incredulo nei confronti dell'amante traditore, alla rievocazione dell'aiuto fornito all'eroe opportunista, alla recriminazione per le promesse non mantenute, alla disperazione per la propria situazione attuale, alla maledizione formulata nei confronti di Teseo e dei suoi.
I contenuti e i toni di questi versi ci richiamano momenti catulliani più caratteristici delle Nugae e delle Elegiae che dei rimanenti Carmina docta. I sentimenti dettati dall'amore non corrisposto, dal tradimento, dall'abbandono erano ben noti a Catullo che in questo carme riuscì a far coesistere perfettamente le tendenze proprie della poesia neoterica ed alessandrina con l'intensità emotiva tipica della sua poesia autobiografica.
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