Νέστορος μὲν εὔποτον ποτήριον
ὃς δ' ἂν τοῦδε ποτηρίου αὐτίκα κῆνον
ἵμερος αἱρήσει καλλιστεφάνου Ἀφροδίτης
Utilizzando l'apposita area di testo è possibile effettuare ricerche su tutto il materiale messo online nelle varie sezioni del sito. Attivando o disattivando la casella di selezione è possibile digitare caratteri greci o normali caratteri dell'alfabeto latino, a seconda del tipo di ricerca che si intende operare. La ricerca sarà effettuata da Google che restiturà i risultati in una nuova pagina HTML. Per saperne di più puoi consultare la pagina Cerca nel sito, dove potrai avere indicazioni sui criteri con cui digitare il testo da individuare.
Ecco le istruzioni per l'uso della tastiera greca. Per i segni semplici basterà digitare da tastiera i caratteri dell'alfabeto latino, secondo la corrispondenza documentata nello schema sottostante. Nel caso delle vocali politoniche alla vocale semplice si aggiungeranno i segni aggiuntivi riportati nella tabella Caratteri speciali.
Corrispondenza tra tasti e caratteri greci | |||||||||||||||||||||||||
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α | β | γ | δ | ε | ζ | η | θ | ι | κ | λ | μ | ν | ξ | ο | π | ρ | σ | ς | τ | υ | φ | χ | ψ | ω | Ϝ |
a | b | g | d | e | z | h | q | i | κ | l | m | n | c | o | p | r | s | j | t | u | f | χ | y | w | v |
Α | Β | Γ | Δ | Ε | Ζ | Η | Θ | Ι | Κ | Λ | Μ | Ν | Ξ | Ο | Π | Ρ | Σ | Τ | Υ | Φ | Χ | Ψ | Ω | Ϝ | |
A | B | G | D | E | Z | H | Q | I | K | L | M | N | C | O | P | R | S | T | U | F | X | Y | W | V | |
Caratteri speciali | Esempi Per scrivere ἀ digitare a< Per scrivere ἄ digitare a</ | ||||||||||||||||||||||||
accento acuto | accento grave | accento circonfl. | spirito dolce | spirito aspro | iota sottoscr. | dieresi | punto in alto | ||||||||||||||||||
´ | ` | ῀ | ᾿ | ῾ | ι | ¨ | · | ||||||||||||||||||
/ | \ | = | < | > | | | + | : |
Pur trattandosi di un testo poetico, la traduzione proposta è improntata a criteri esclusivamente didattici, suggeriti sia dallo spirito che sta dietro a queste pagine sia dal proposito di creare un legame tra le singole parole del testo e della traduzione, analogamente a quanto già fatto nei testi interattivi in prosa, sia latini che greci, finora messi online. Cliccando su qualsiasi zona del testo potrai evidenziare la parola interessata e la parola equivalente della traduzione e viceversa.
Per impostazione predefinita (modificabile mediante l'apposito selettore Evidenzia note) sono evidenziate su sfondo più chiaro le parole fornite di note che potrai visualizzare nella zona in basso cliccando sulla parola stessa.
Mediante il pulsante è possibile avviare la visualizzazione sequenziale dei singoli segmenti del testo e di quelli corrispondenti nella traduzione. La velocità della visualizzazione è regolabile tramite l'apposito selettore. La sequenza potrà essere interrotta in qualsiasi momento con un click sul pulsante
Attenzione particolare è stata dedicata alla metrica. In alto a destra è visualizzato lo schema metrico. Quasi sempre i nomi dei versi e delle strofe sono costituiti da links che rimandano alle pagine del sito che trattano l'argomento. Per impostazione predefinita (disattivabile da selettore) le vocali del testo sono visualizzate con indicazione della quantità di lunga o breve.
Il pulsante permette di avviare l'audio contenente la recitazione del brano, concepita per scopi esclusavamente didattici, senza altre pretese.
Una sintetica presentazione del brano si può visualizzare cliccando sull'icona .
La cosiddetta Coppa di Nestore costituisce un documento di importanza assolutamente straordinaria.
Si tratta di una κοτύλη (=tazza, scodella), scoperta nel 1955 dall'archeologo tedesco Georg Buchner a Lacco Ameno (Ischia, che i Greci chiamavano Πιθηκούσσα). Faceva parte del corredo funerario della tomba di un bambino di circa dieci anni. La data di produzione dell'oggetto si può fissare con sufficiente certezza ed approssimazione alla seconda metà del secolo VIII a. C.
Su un fianco della coppa è leggibile, nonostante qualche lacuna, una iscrizione metrica sinistrorsa: l'orientamento dei segni procede cioè da destra verso sinistra, analogamente a quanto accade nelle iscrizioni etrusche. Il contenuto, a parte qualche dubbio marginale, è interpretabile con sufficiente chiarezza. Nel primo rigo, costituito da un trimetro giambico acefalo, è formulato un apprezzamento positivo nei confronti della coppa di Nestore: quella di Nestore è certamente una coppa da cui si beve bene. Si tratta certamente di un riferimento ad un episodio omerico (Iliade, XI, vv. 631-636) in cui veniva descritto il δέπας del vecchio Nestore di Pilo: oggetto ben più importante, se non altro per le sue dimensioni, della coppa proveniente da Ischia.
Ma l'iscrizione continua nei due righi successivi, costituiti da due esametri dattilici di buona fattura, con un'affermazione in cui si rivendicano le qualità. . . afrodisiache di questa coppa, pur così modesta per dimensioni e fattura rispetto a quella descritta da Omero: ma chi berrà da questa tazza subito sarà colto dal desiderio di Afrodite dalle belle corone. Naturalmente si tratta di una iscrizione beneaugurante il cui contenuto ben si adatta ad una destinazione simposiaca quale poteva essere quella dell'oggetto in questione.
L'importanza di questo documento è data dal fatto che si tratta della prima attestazione in nostro possesso dell'uso dell'alfabeto nel mondo greco. In epoca micenea i Greci avevano utilizzato una forma di scrittura sillabica, in cui ciascun segno indicava un suono costituito da una sillaba: si tratta della cosiddetta lineare B la cui decifrazione portata a termine dall'architetto inglese Michael Ventris nel 1952 ci ha permesso di conoscere alcuni aspetti della lingua greca e della società micenea risalenti ai secoli XIV-XII a. C.
Ma l'uso della lineare B fu interrotto bruscamente nel corso del XII sec. a. C. con la fine della civiltà micenea. Iniziò così un lungo periodo in cui nel mondo greco mancò qualsiasi forma di scrittura, periodo che poi coincide con i secoli in cui nacque, sotto forma di poesia orale, l'epica omerica. Allo stato attuale delle nostre conoscenze questo periodo si chiude proprio nel corso dell'VIII sec. a. C.: se in una zona relativamente periferica del mondo greco quale doveva essere Ischia è attestato l'uso della scrittura alfabetica in una data prossima al 735 a. C., oltretutto per scopi non immediatamente pratici, si deve supporre che l'alfabeto si fosse diffuso nel mondo greco già da qualche decennio.
L'alfabeto greco è frutto di un adattamento dell'alfabeto fenicio alle esigenze specifiche della lingua greca. Probabilmente non conosceremo mai il nome di chi riuscì a realizzare questo geniale adattamento.
Per valutare l'importanza di questo documento tieni presente che si tratta della prima attestazione dell'uso di uno strumento che in seguito, con qualche ulteriore adattamento, fu utilizzato dagli Etruschi e dai Romani. Come dire che si tratta del primo documento in nostro possesso attestante l'uso della scrittura alfabetica nella storia della nostra cultura occidentale.
ΝΟΙΡΕΤΟΠ : ΝΟΤΟΠΥΕ : ΙΜΕ : ΣΟΡΟΤΣΕΝ
ΝΟΝΕΚ : ΑΚΙΤΥΑ : ΟΙΡΕΤΟΠ : ΙΣΕΙΠ : ΕΔΟΤ : ΝΑ : Δ : ΣΟΗ
ΣΕΤΙΔΟΡΦΑ : ΟΝΑΦΕΤΣΙΛΛΑΚ : ΙΕΣΕΡΙΑ : ΣΟΡΕΜΙΗ
ΝΕΣΤΟΡΟΣ : ΕΜΙ : ΕΥΠΟΤΟΝ : ΠΟΤΕΡΙΟΝ
ΗΟΣ : Δ : ΑΝ : ΤΟΔΕ : ΠΙΕΣΙ : ΠΟΤΕΡΙΟ : ΑΥΤΙΚΑ : ΚΕΝΟΝ
ΗΙΜΕΡΟΣ : ΑΙΡΕΣΕΙ : ΚΑΛΛΙΣΤΕΦΑΝΟ : ΑΦΡΟΔΙΤΕΣ
Νέστορος μὲν εὔποτον ποτήριον
ὃς δ' ἂν τοῦδε πίησι ποτηρίου αὐτίκα κῆνον
ἵμερος αἱρήσει καλλιστεφάνου Ἀφροδίτης